5 mascotte delle Top University

5 mascotte delle Top University

Chi non vive oltre Oceano o oltre Manica può non capirne il significato. Oppure ritenerle solo presenze bizzarre che vagano per il campo durante le pause dei match universitari (di qualsiasi sport), incitando il pubblico a partecipare in maniera più calorosa. Ma le mascotte universitarie sono molto più di semplici peluche animati: sono un vero e proprio simbolo di un college, che lo rende immediatamente riconoscibile agli occhi del grande pubblico. Alcune di loro hanno anche storie lunghe, articolate ed, in certi casi, veramente incredibili. Andiamo a scoprire insieme le mascotte di 5 atenei storici degli Stati Uniti (e non solo).

Princeton

La mascotte di Princeton – storico ateneo dell’omonima città del New Jersey – è la tigre. Pur essendo un animale gettonato da diversi college ed università statunitensi – tra cui Missouri, Louisiana State e Clemson –, la tigre di Princeton pare essere, reperti storici alla mano, la più datata e, dunque, l’originale. Già nei primi anni ’80 dell’800, i giocatori di football dell’università indossavano magliette e calze a strisce arancio-nere, guadagnandosi il soprannome di tigers da parte dei principali cronisti sportivi dell’epoca. Nel 1882, poi, gli studenti dell’ateneo lanciarono una rivista umoristica chiamata Princeton Tiger: interrotta dopo appena 9 numeri, ma ripresa 8 anni più tardi (1890), è tutt’ora pubblicata. Dagli anni ’40 del ‘900, una Tigre-mascotte maschio cominciò a fare capolino durante le pause delle partite delle squadre di basket e football. Dal 1973, la Tigre maschio cominciò ad essere accompagnata da una consorte femmina: l’esordio avvenne durante una partita di football contro Yale. Oggi, diverse sculture rappresentati tigri impreziosiscono gli edifici universitari.

La tigre, la mascotte di Princeton

LSE

La mascotte della London School of Economics – prestigioso ateneo londinese specializzato in economia e scienze politiche – è, dal 1922, il castoro. La scelta è ricaduta su questo animale in quanto laborioso e industrioso, ma socievole: caratteristiche positive, che i fondatori speravano potessero essere fonte di ispirazione per gli studenti. Il giornale settimanale della scuola si chiama tutt’ora The Beaver, così come le compagni sportive della LSE – e i componenti – sono ribattezzate Beavers.

La mascotte della London School of Economics
Il castoro, la mascotte della London School of Economics
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Yale

Probabilmente una delle mascotte più iconiche del mondo universitario a stelle e strisce è Handsome Dan, il bulldog che, da oltre un secolo, rappresenta le compagini sportive di Yale. Oltre ad incaricare una persona di indossare un costume raffigurante l’animale-simbolo dell’ateneo durante gli eventi sportivi che lo coinvolgono – come tipico nel mondo universitario oltre-oceanico –, l’Ivy League di New Heaven, Connecticut ha una particolarità curiosa. Il titolo di Handsome Dan è conferito a bulldog veri e propri: la carica è poi trasferita ad altri esemplari a seguito della morte o del pensionamento del cane incaricato. Il primo Handsome Dan si insediò nel 1889 e rimase in carica per 8 anni, fino al pensionamento; l’ultimo – il ventunesimo – è stato nominato proprio il mese scorso, il 18 marzo 2021.

Il bulldog, la mascotte di Yale

Stanford

L’albero è la mascotte dell’orchestra dell’Università di Stanford (la LSJUMB), nonché quella ufficiosa dell’ateneo californiano, che non ne ha una ufficiale. L’albero – ripreso da El Palo Alto, iconica sequoia raffigurata nello stemma dell’ateneo e in quello dell’omonima città di Palo Alto, confinante con Stanford – è considerato una delle mascotte universitarie più stravaganti, e discusse, degli Stati Uniti. Da sempre, ha un posto fisso nelle liste delle peggiori mascotte presenti sul web, ma ha ricevuto anche critiche positive.

La storia delle mascotte di Stanford è, però, abbastanza lunga e complessa. Dal 1930 al ’72, gli sportivi di Stanford erano soprannominati Indians. Tra il ’51 ed il ’72, poi, l’ateneo scelse come mascotte un principe indiano (Prince Lightfoot).  Nel ’72, alcuni studenti e membri dello staff nativi americani riuscirono a convincere Richard Lyman – all’epoca rettore dell’Università – a cancellare nickname e mascotte, in quanto ritenuti offensivi: da quel momento fino al 1981, il soprannome ufficiale di Stanford, e delle sue squadre, fu the Cardinal(s), riferimento al colore – rosso vivo – che aveva rappresentato la scuola prima del 1930. In questi 9 anni, però, vi fu un acceso dibattito tra studenti e dirigenti sull’identità della mascotte e sul nome ufficiale da dare delle squadre sportive universitarie: in un referendum del ’72, gli studenti si dichiararono favorevoli a ripristinare il vecchio Indians; tre anni dopo, in un altro referendum, espressero l’opinione contraria.

Nel ’75, durante alcuni spettacoli di metà gara, l’orchestra ufficiale di Stanford propose scherzosamente al pubblico una serie di mascotte ritenute consone per Stanford. Tra queste, l’albero, che ricevette dal pubblico un riscontro così positivo, che l’orchestra decise di mantenerlo come “membro”. Nonostante alcune successive discussioni, l’albero venne – ed è tutt’ora – accolto dalla comunità di Stanford come simbolo dell’università.

La sequoia, la mascotte della Stanford University

Columbia

Il simbolo della Columbia University – prestigiosa università privata di New York, inserita nella Ivy League – è il leone. Già dal 1895, l’animale era utilizzato come motivo decorativo all’interno del campus, in particolare nelle biblioteche. Tuttavia, divenne mascotte ufficiale solo nell’aprile del 1910, quando l’alunno George Brokaw Compton propose una risoluzione in merito all’associazione studentesca del College, ottenendo l’approvazione della mozione. In quella sede, oltre al simbolo, furono adottati anche i colori ufficiali dell’ateneo: il bianco ed il blu.

Il leone, la mascotte della Columbia University

 

 


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