Il mercato del lavoro è in continua evoluzione e gli importanti numeri sulla disoccupazione giovanile (attestata al 27,6%) suggeriscono una scarsa coordinazione tra la domanda e l’offerta di lavoro. In altre parole, le università formano giovani professionisti con titoli non ricercati dalle imprese, con il risultato che i giovani non trovano lavoro e l’economia non cresce. In questo articolo illustreremo le tendenze del mercato del lavoro per i prossimi anni e le nuove professioni che stanno prendendo piede.
Unioncamere, l’ente pubblico che unisce e rappresenta istituzionalmente le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, ha pubblicato la sua stima circa i fabbisogni occupazionali tra il 2020 e il 2024. Il documento contiene le previsioni su quali saranno i titoli più richiesti in rapporto a quelli effettivamente presenti sul mercato: vediamoli nel dettaglio.
Il rapporto evidenzia come i settori medico, sanitario e paramedico, quello dell’ingegneria, quello matematico e quello giuridico richiederanno un numero di professionisti maggiore rispetto a quelli che si affacceranno effettivamente al mondo del lavoro.
Dall’altra parte, invece, si registrerà un eccedenza di offerta di laureati nei settori politico-sociale e linguistico. In particolare, il settore politico-sociale, seppure è tra i settori che richiederanno i più alti livelli di professionisti tra il 2020 e il 2024 (59.000), è anche quello con la maggiore eccedenza di offerta, pari a 7.000 laureati che non potranno essere assorbiti dal mercato del lavoro.
I dati di Unioncamere sono sicuramente utili per capire come si sta muovendo il mondo del lavoro in questo momento, ma riflettono solo in parte i cambiamenti di lungo periodo dettati dall’avvento della “quarta rivoluzione industriale”, legata alle nuove tecnologie fortemente automatizzate. Andiamo quindi ad analizzare come questi cambiamenti modificheranno il mercato del lavoro, anche facendo riferimento al rapporto ISTAT del 2017 “L’impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale”.
Un articolo di Forbes riporta tredici profili professionali nuovi che saranno protagonisti nel prossimo futuro. Alcuni di essi riflettono il fabbisogno di laureati illustrato nelle stime di Unioncamere: il nanomedico, il chirurgo per l’aumento della memoria, e l’avvocato virtuale si inseriscono infatti tra i laureati nel settore medico e giuridico, già oggi richiesti. Tra le altre professioni elencate da Forbes, riportiamo alcune:
Il mondo del futuro premierà senza dubbio i profili altamente specializzati: il rapporto rivela infatti come le professioni che resisteranno meno ai cambiamenti tecnologici sono quelle meno qualificate legate al settore delle costruzioni e alle mansioni d’ufficio (contabilità, segreteria e simili).
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