Sempre più giovani italiani scelgono di trascorrere un periodo di studio all’estero. Un’esperienza di vita che, con ogni probabilità, si rivela indimenticabile, ma che spesso porta con sé dubbi, paure, responsabilità. Soprattutto per ragazzi che frequentano il liceo. In ogni caso, le statistiche rivelano che nel 2018, l’avventura oltre confine è stata tentata dal 6% degli studenti delle scuole superiori dello Stivale, un numero in costante crescita.
L’ampia varietà delle possibilità a disposizione rende impossibile tracciare un identikit unitario dell’esperienza. Tuttavia, emergono alcuni elementi comuni. Solitamente, si parte al quarto anno, periodo più consigliato rispetto al terzo – inizio del triennio – e al quinto anno, in cui si affronta l’esame di maturità: in ogni caso, non esistono imposizioni legislative in tal senso. Si rimane nella sede ospitante per alcuni mesi – dipende dalla divisione dell’anno scolastico nello Stato di riferimento: tri-, quadri- o semestrale – o, al massimo, per un anno. Sul posto, si è sempre seguiti da un tutor e si soggiorna in famiglia e (i pasti sono inclusi nel prezzo). Infine, la valutazione del percorso formativo – articolata in esame della documentazione ed eventuale verifica delle competenze acquisite – spetta al Consiglio di classe al ritorno dell’alunno.
L’offerta delle organizzazioni che preparano degli scambi all’estero è ampia. Molte di queste offrono varie possibilità di borse di studio che permettono di coprire fino al 100% dei costi dello scambio. Per chi volesse orientarsi meglio, ecco una panoramica delle principali associazioni specializzate nell’organizzazione di esperienze all’estero per studenti liceali.
Società internazionale di grande esperienza nel settore, fondata nel 1965 da Bertil Hult (la famiglia ne detiene tutt’ora la proprietà) a Lund, città universitaria della Svezia. L’idea di avviare un’attività specializzata (almeno inizialmente) nella formazione linguistica è dovuta ad un’esperienza personale di Hult: impiegato pochi mesi a Londra in una banca svedese, riuscì ad imparare l’inglese, pur non potendolo parlare a causa della sua dislessia. In breve tempo, EF cominciò ad offrire corsi di inglese in tutta Europa, per poi espandersi in Giappone e Stati Uniti. Nel 2017, anno in cui Bertuil lasciò la guida della società (sempre autosostentata dai propri profitti) ai tre figli, EF contava circa 52 mila dipendenti in 116 paesi. Ogni anno, EF pubblica l’EF English Proficiency Index, che studia il legame tra conoscenza media dell’inglese e competitività per singolo Paese.
Le origini dell’associazione risalgono alla Prima Guerra Mondiale: nel 1915, un gruppo di volontari statunitensi impegnati in Francia a prestare soccorso ai feriti sui campi di battaglia fondò l’associazione American Field Service (AFS). L’associazione tornò operativa anche durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale in diverse zone del pianeta. Cessato il conflitto, l’AFS cominciò ad organizzare esperienze di scambio culturale per studenti – prima universitari, poi liceali – per favorire incontri tra tradizioni diverse e, dunque, la diffusione di una cultura di pace. Nel 1955, nacque la sua delegazione italiana, che nel ’77 cambiò il nome nell’attuale Intercultura e che oggi vanta il supporto di 5 mila volontari. Su scala mondiale, invece, la rete di volontari di AFS – la più vasta nell’ambito degli scambi educativi internazionali – conta 200 mila unità.
Tra le alternative, anche WEP, organizzazione internazionale fondata nel 1988 da tre ragazzi tornati da uno scambio in America, con l’obiettivo di fornire ai propri coetanei l’opportunità di vivere esperienze simili alla loro. Ad oggi, WEP offre ai suoi utenti esperienze in 60 destinazioni – dislocate in tutti continenti – con oltre 300 progetti di studio e volontariato. In Italia, ha aperto sedi prima a Torino, poi a Milano, Oderzo (TV), Roma e Bologna. L’associazione ha anche altre sedi in Belgio, Francia, Spagna, Svizzera, Australia e Argentina.
Altra realtà con alle spalle oltre trent’anni di esperienza nel settore è Mondo Insieme. L’associazione ha doppia sede – in Italia a Bologna e negli Stati Uniti a Laguna Beach (California) – e vanta rappresentanti in tutto lo Stivale. Per i ragazzi del liceo, Mondo Insieme propone diverse tipologie di soggiorno all’estero, di durata variabile: mensile, bi-, tri-, quadri- o semestrale, ma anche per l’intero anno scolastico. Punto di forza, il personale, composto da persone che hanno vissuto sul campo esperienze simili a quelle offerte dall’associazione.
Realtà torinese fondata nel 2010, You Abroad offre ai ragazzi del liceo la possibilità di trascorrere un trimestre, un semestre o un anno scolastico all’estero. Caratteristica distintiva, il focus sulla personalizzazione dei percorsi formativi per rispondere al meglio alle esigenze individuali. Grazie alla vasta rete di volontari e alle diverse sedi (Milano, Roma, Bologna e Verona), YouAbroad riesce ad operare in tutto il territorio italiano.
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