“La sua domanda è stata revocata”: sei parole che nessuno studente appena ammesso in un’università prestigiosa – magari dopo anni di sudore e sacrificio – vorrebbe sentirsi dire.
Ricevere un’offerta da parte dell’Università dei propri sogni è una soddisfazione che si prova poche volte nella vita. Tuttavia, sarebbe possibile per l’ateneo rimangiarsi la parola, ritirando la propria offerta? Se si, in che occasione può accadere un evento simile?
Solitamente si possono ricevere due tipi di offerte di ammissione: delle offerte condizionate al completamento di certi requisiti o delle offerte incondizionate, il che significa che l’università non necessita di ulteriori documenti prima dell’immatricolazione.
I requisiti delle offerte condizionate solitamente prevedono il raggiungimento di un certo voto alla maturità (o alla laurea), una certificazione di una lingua o la consegna di specifici documenti (ad esempio sugli esami sostenuti). Bisogna fare attenzione, perché il mancato raggiungimento di questi requisiti comporta quasi sempre il ritiro dell’offerta da parte dell’ateneo. Al completamento di tutti i requisiti si riceverà una offerta incondizionata.
È molto raro che un’Università ritiri una offerta incondizionata, purtroppo, però, quest’incubo è diventato realtà per alcuni studenti. In certi casi, infatti, le università possono revocare una domanda di ammissione accettata in precedenza. Per fortuna, si tratta di circostanze molto rare. Per dormire sonni tranquilli, però, andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono.
Vediamo alcune delle situazioni nelle quali può avvenire il ritiro di un’offerta di ammissione. Si tratta di possibilità molto remote, ma è sempre meglio esserne consapevoli onde evitare brutte sorprese!
Bisogna stare molto attenti ai contenuti che si pubblicano sui social personali. Ne sono testimoni gli almeno 10 studenti recentemente esclusi da Harvard dopo essere già stati ammessi all’anno accademico 2021. Il motivo? Avevano diffuso contenuti sessualmente espliciti o offensivi nei confronti di alcuni gruppi etnici sui propri profili.
Pare scontato sottolinearlo, ma intemperanze caratteriali giovanili – punite da sospensioni o espulsioni durante gli anni del liceo – possono costare caro a chi vuole intraprendere una carriera universitaria, soprattutto se di alto livello.
Importante mantenere monitorata la propria media, ma senza esagerare. Scostamenti significativi – e improvvisi – dalla media personale possono essere fonte di problemi per gli studenti già ammessi. Tuttavia, è bene specificare che prendere un 28 anziché un 30 non può essere causa di ripercussioni severe. L’importante, dunque, è mantenere una certa costanza, evitando fluttuazioni troppo evidenti.
Alcune Università svolgono controlli anche dopo aver inviato la propria offerta di ammissione. Nel caso dai controlli emerga che i documenti presentati in fase di selezione sono falsi l’ateneo potrebbe scegliere di revocare la propria offerta allo studente.
Una fedina penale non immacolata rientra, senza dubbio, tra i motivi che possono spingere un ateneo a tornare sui propri passi. Anche in questo caso, è Harvard a fornire un precedente. Nel 2014, la prestigiosa università del Massachusetts cambiò l’esito di un’ammissione dopo che un alunno era stato accusato di stupro. Assolto per l’accusa principale – violenza sessuale –, l’imputato era stato comunque ritenuto colpevole di violenza su minori.
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