La notte dello scorso 30 marzo, in un parcheggio nella periferia di Roma, i Carabinieri hanno arrestato un ufficiale della Marina italiana e un funzionario dell’ambasciata russa. Si trattava di una operazione di controspionaggio coordinata dall’AISI, l’Agenzia Italiana per la Sicurezza Interna: l’ufficiale italiano stava infatti illegalmente fornendo a una spia russa informazioni segrete in cambio di 5.000€ in contanti.
Lo spionaggio è quindi un tema ancora oggi estremamente attuale e i Servizi segreti italiani sono sempre in cerca di nuovi talenti da reclutare. In questo articolo approfondiremo come sono strutturati i servizi segreti del nostro paese e come funziona il processo di selezione.
L’AISE, Agenzia informazioni di sicurezza esterna, sostituisce l’antico SISMI. Le sue attività sono concentrato in materia di difesa dei sicurezza nazionale sotto minacce esterne e le attività di controspionaggio e controproliferazioni fuori dai confini nazionali.
L’AISI, Agenzia informazioni di sicurezza interna, sostituisce invece l’antico SISDE. Le sue attivitò sono – al contrario dell’AISE – focalizzate sulla protezione della Repubblica da minacce interne allo stato, nonché sulla difesa dell’assetto democratico e sul controspionaggio in territorio italiano.
A coordinare i due organi, interviene il DIS, Dipartimento di Informazioni per la Sicurezza. A nominare direttore e vicedirettore di ciascuna agenzia è il Presidente del Consiglio dei Ministri, attualmente nel nome di Draghi. Le agenzie, inoltre, hanno la novità di non essere più dipendenti né dal ministero della Difesa, né dal Ministero dell’Interno.
Il processo di selezione per i servizi segreti italiani è sicuramente fra i più competitivi, considerata l’importanza e la segretezza del ruolo. In generale, però, tutti possono provare il sogno di diventare dei 007 italiani. La candidatura, difatti, è aperta a tutti: per intenderci, sono ammessi anche i diplomati, a patto che abbiano una particolare specializzazione utile all’organizzazione. Sono richieste tutte quelle rare e particolari abilità che possono dare un profondo contributo ai servizi segreti italiani: tra le più richieste, sicuramente la profonda conoscenza in termini di cybersicurezza oppure la fluidità di lingua e traduzione contemporanea di lingue come l’arabo e il cinese.
Una volta superato con successo il processo di selezione, sono vari gli scenari che si aprono difronte ai nuovi agenti 007 italiani. In particolare, vi sono quattro tipi di contratti di lavoro a cui si può essere sottoposti.
Per candidarsi, bisogna accedere alla sezione “Lavora con noi” sul sito della sicurezza nazionale del governo italiano, al link www.sicurezzanazionale.gov.it. Di lì, vi verrà richiesto di rilasciare il vostro curriculum. Sulla base di questo, verrete sottoposti o meno ad un colloquio conoscitivo, che però non ha valenza per essere considerati come concorrenti alla posizione. Difatti, il rilascio del curriculum serve a scremare la sezioni di partecipanti ad un numero doppio dei posti disponibili. Per gli idonei, vi sono poi le selezioni tramite accertamenti psicoattitudinali e colloquio con commissione esperta. Infine, si passa all’esame orale decisivo.
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